Don Luca Buzziol
ANIMA MEA
Recensione di
Maria Elena Mignosi Picone
“Anima mea”.
Un titolo in latino scelto per la silloge poetica di Don Luca Buzziol, quasi a volere
esaltare la dignità di quella che è la parte più nobile dell’essere umano: l’anima.
“Alza lo sguardo, / anima mia! / Percepisci il divino / e vola”. Ascesi, volo
verso l’Alto, e mistica, fino all’unione dell’umano col divino, si svelano e si
intrecciano nelle pagine di quest’opera, pregna di spiritualità. E noi, come
lettori, ringraziamo sentitamente Don Luca Buzziol per averci reso partecipi di
una delle esperienze più alte che si possano vivere: la chiamata di Dio. Ne
condividiamo insieme le emozioni, i trasalimenti, le estasi, le sublimazioni;
ne avvertiamo insieme il senso di nostalgia e di malinconia, che la riscoperta di
un Padre che ci ama diffonde nel nostro cuore. “Vivo la bellezza dell’istante /
e mi apro all’eterno /con un pizzico di nostalgia”, “O mistica anima, che ti
elevi al trascendente”. Il poeta, rivolgendosi a Dio, confida la sua condizione
di sacerdote, che sta come ponte tra la terra e il cielo: “Oh Dio, tu mi
scegliesti a vita tua, /…ed ora sono qui, impastato di immanente / e
trascendente, / di peccato e di grazia, di umanità e di divino”.
Nella
preghiera soprattutto il sacerdote assapora il trascendente: “Oh preghiera! / Oh
soavità del cuore! / Oh desiderio d’infinito! / Oh nostalgia divina”. È poi
nella solitudine che la preghiera trova il terreno adatto a favorire l’unione
con Dio: “L’anima riposa solitaria, / senza essere mai sola, /…s’addentra nella
dimensione divina /…/ e la solitudine della realtà, / diviene incontro di
misticità”. La dimensione mistica si introduce nella ordinarietà della
esistenza: “Si apre, così, la via mistica / nella quotidianità della vita
vissuta”. E fa emergere l’uomo nello splendore della sua essenza: “…ciò che sei,
emerge in superficie / per portare al mondo / la bellezza che sei”. Ineffabile
diviene l’amore divino avvertito dall’uomo: “Spiega, se puoi, quell’immensità /
che si apre attorno a noi. / Quella grandezza sconfinata, / che ci si appresta
a vivere con la parola / Amore”. Sono emozioni impossibili ad esprimersi: “Spiega,
se ce la fai, / cos’è l’immenso, / cos’è l’eterno, / cos’è l’infinito
intrecciarsi di anima, /spirito, corpo che si vive quando si ama”.
Con
quanta tenerezza Don Luca si rivolge a chi legge: “Oh lettore, mio caro, goditi
/ questo frammento d’immortalità /…/e traccia nel tuo cuore solchi di perpetua
felicità!”. Una virtù che il poeta addita come essenziale per potere gustare la
vita divina è l’umiltà: “Cammina, oh anima / sulla strada che ti indica l’Eterno.
/ Riscopriti creatura amata, desiderata, voluta; / non ergerti creatore /
perché di te non sei padrone. “Ed esorta: …sii umile di vita, d’aspetto, d’umanità
/ e così saprai cogliere l’essenza vitale / del battito del tuo cuore / che sa
scrutare il divino / e vivere appieno la carità”.
Interessante
quel che afferma dell’essenza: “…sei dell’uomo centro ed anima / Senza la tua
presenza siamo anonimi, / ma tu sola dai significato d’essere, / di vivere, di
relazione / Essenza ricercata, trovata / ed ora incarnata”. Osserviamo che in
Don Luca Buzziol il senso religioso ben si concilia con il senso estetico. La
sensibilità al bello è viva in lui. Significativa la poesia “Estetica”,
molto profonda. “Oh immensa bellezza misterica / che dell’oggettività rendi
partecipe la soggettività”. Che significa? Non sempre di fronte ad un
paesaggio, ogni persona è colpita allo stesso modo, c’è chi rimane completamente
indifferente, eppure la bellezza oggettiva ce l’ha di fronte, è là davanti a
lui. È il senso estetico, se uno lo possiede, che rende la persona capace di
apprezzare la bellezza. E la gusta e si incanta. Questa capacità di incanto non
è di tutti. Solo anime particolarmente sensibili ce l’hanno. E Don Luca Buzziol
è una di queste. Egli fa al proposito anche una osservazione piuttosto amara ma
veritiera: questa sensibilità non sempre è apprezzata anzi spesso è addirittura
derisa. Rivolgendosi appunto all’estetica, afferma: “Sei oltraggiata e
schernita dall’ignoranza” mentre invece “Sei dell’arte signora, / ti elevi ad
eleganza / e servi, insita in te / frammenti di incanto divino ed umano”.
Un
sacerdote artista dunque il nostro Don Luca Buzziol. Un artista che riesce ad
elevare ad arte anche la vita quotidiana: “…scorgi il sole al tramonto / che
trasforma quotidianità in quadro d’arte”. E anche nelle relazioni umane il
senso del bello riesce a imprimere pace, concordia, unione: “Nel caos del quotidiano
esistere” analogamente l’alterità, quando è “unione tra divergenti, riesce a
riportare comunione di intenti”. Il senso religioso, nel poeta, non solo non è in
antitesi col senso estetico anzi vi si concilia perfettamente, ma quasi essi
stanno uniti in mirabile armonia completandosi a vicenda.
Don
Luca Buzziol scorge il divino anche negli affetti familiari. Molto tenere le
poesie alla mamma, al papà, alla nonna, al nipote per la sua nascita: “Fu così,
/ …Ogni cosa mutò, /…Ogni cosa si rivelò straordinaria, / quotidianità riscoperta,
/ vita germinante e nascente, / sogno divenuto realtà”. E aggiunge: “Ora sei
qui, / sorriso divino, / …amore divino”.
Nascita e rinascita. Il Sacerdote vive e dona redenzione. Tanto più forte questa se dopo caduta. “Cadi nell’istante in cui ti senti fragile e ferita, /… Proprio nell’estinguersi dell’essere, / vi entra una forza vitale, l’amore; /…Ti rialzi, rigenerata / e ricominci, vita”.
Maria Elena Mignosi Picone
Don
Luca Buzziol (Portogruaro, VE, 1985) vive a Chions (PN); è
stato ordinato sacerdote nella diocesi di Concordia-Pordenone il 19 maggio
2012. Attualmente è parroco di Chions, Villotta e Taiedo, studente di Diritto
Canonico presso la facoltà San Pio X di Venezia e notaio in tribunale
ecclesiastico. Ha come passioni la letteratura e l’arte; sue poesie sono
pubblicate in varie antologie tra cui: Colori,
vol.20, Ed. Pagine, 2016; Tracce,
vol.69, ivi, 2016; Versus, vol.18,
Dantebus Ed., 2020.
Don Luca Buzziol, Anima mea, pref. Enzo Concardi, Guido Miano Editore, Milano 2021,
pp. 70, isbn 978-88-31497-55-8, mianoposta@gmail.com.
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