Claudia Piccinno,
collaboratrice di Lèucade
Claudia Piccinno legge
Ho letto molti romanzi di questa scrittrice e ho
sempre apprezzato la sua scrittura fluida e densa d'immagini, il suo delineare
la psicologia dei personaggi, le sue descrizioni dei luoghi, ricche di
sinestesie e significati soggettivi. Ma questa volta la struttura è più
robusta, ella usa sapientemente flashbacks e forwards, consolida la trama
attraverso colpi di scena e tiene avvinto il lettore con anticipazioni e
presagi. Inoltre vi è un parallelismo costante tra due mondi: la Calabria e
Milano, e due tempi: i primi anni 60 e i giorni nostri. La scrittrice passa con
disinvoltura da un registro colloquiale ad uno formale a seconda dell'ambiente
o della scena che vuole riprodurre, inoltre ci tramanda uno spaccato di quella
società offesa da consuetudini ancestrali e da mentalità omertosa, ma lo fa con
un desiderio di riscatto, con la convinzione che la gente onesta esiste anche
nei luoghi delle sue radici. A quelle radici, la Nostra fa tornare la figlia
del protagonista ed Ella stessa continuamente torna con la sua scrittura. Una
grande abilità di Sara è quella di raccontare le relazioni familiari nei vari
contesti, ma soprattutto si sofferma sui rapporti tra le donne di più
generazioni. Donna Rachele, la matriarca dal cuore indurito, in realtà era il
risultato di grandi dolori e dei colpi bassi che la vita gioca in certi
ambienti. La scrittrice non giudica, racconta e lascia intravedere le variabili
nascoste, quel quid che neutralizza e spiega gli eccessi. Insomma un libro che
merita un posto d'onore nella mia libreria e che suggerisco per le letture
delle prossime festività, perché i valori della famiglia sono al centro di
tutta la narrazione.
Claudia Piccinno
Grazie al prof Nazario Pardine per avermi ospitata nel suo prestigioso blog. Grazie alla prof.ssa Claudia Piccinno per le buone parole relative al mio ultimo libro.
RispondiEliminaSe anche una sola persona rievoca sentimenti ed emozioni nel leggermi,vale la pena aver scritto.
Claudia adotta i consueti tocchi magici per delineare il romanzo "Il richiamo delle radici" della Scrittrice Sara Rodolao, in questa sorta di saga di donne di più generazioni. La lettura critica della mia amica mi ha indotta a pensare a un romanzo che echeggi "L'amore ai tempi del colera" di Federico Garcia Lorca per la capacità di mettere a fuoco il presente e il passato tramite gli espedienti stilistici del flashbacks e del forwards, che peraltro non sono semplici da utilizzare. Non mi stanco di ripetere che Claudia possiede il grande Dono di entrare in punta di piedi nelle opere che recensisce, illuminando con scrittura fruibile i punti salienti di esse. Coinvolge e sprona a leggere. La ringrazio per queste pagine splendide, la abbraccio e rivolgo le più sentite congratulazioni all'Autrice che saluto con affetto.
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