venerdì 4 maggio 2012

Tre poesie di Antonia Casagrande


L’ultimo viaggio
 

Sorretto nel viaggio

dal fido bastone,

un passo, poi un altro,

 ci vuole attenzione.

Irta è la strada

che porta alla meta

e in fondo alla via

non sai che ci sia.

Ma tu non demordi

e il tempo ti sfugge

in  seno ai ricordi.

Fa un freddo mortale.

Un tenero abbraccio

può sciogliere il ghiaccio.

E tu sali ancora

ed  ecco l’aurora.









Inno alla pace


Fermiamo le guerre.

Fermiamo i massacri

di  vite innocenti

in nome di un Dio

che ci vuole fratelli

e non contendenti.

Ne abbiamo abbastanza

di  spade e coltelli,

di  sangue e duelli.

Vogliamo la pace,

n on  bombe all’antrace.

Vi  prego, spegnete

la vostra tivù

e rimanete un’ora

senza cartoons.

Proviamo in quest’ora

a  parlare di pace:

che  sia troppo audace?










Una carezza


Mi piace arruffare

il tuo fulvo mantello,

gridando: sei bello.

Mi piace abbracciarti

e stringerti forte

lanciandoti in alto

per farti cadere

sfidando la sorte.

Mi piace tirare

la tua lunga coda

e poi attorcigliarla

e tirarla ancora.

Tu sei sempre immobile

non mordi, non graffi,

mi  guardi soltanto

e dal tuo dolore

nasce un qualcosa

che mi parla al cuore.

Mi chiede l’amore.

E allora capisco

che ti faccio male.

Mi fermo e la mano

si apre d’incanto

in una carezza.

Non voglio il tuo pianto.








Biografia
 
Sono nata a Venezia e vivo a Mestre. Scrivo per hobby, ora che sono in pensione. Ho pubblicato due raccolte di racconti intitolate “Schegge di vita” e “Dedicato a te” e due romanzi dal titolo “Bagliori notturni” e “Il tuo canto libero”. Tutti i libri hanno ottenuto un ottimo successo di critica e sono molto piaciuti a chi li ha letti
La ringrazio per avermi invitata nel suo blog e le porgo i miei distinti saluti.
Antonia Casagrande

1 commento:

  1. Antonia Casagrande. Ho capito che sei ospite di Nazario Pardini nel suo blog. Le tre poesie sono semplici ma piene di significato. Purtroppo la cronaca è piena di episodi orribili. Ma era così anche nei millenni scorsi. L'umanità non è cambiata
    pratica sempre la sopraffazione. Questo post dovevo indirizzarlo a Pardini? Non sono pratico. Baldo Scotti che manda i suoi saluti. 16.10.2012

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