Bio-bibliografia
Rosaria Fiore è nata a Taranto il 24/03 /1952.
Dopo la maturità classica si è trasferita a Bari dove ha
conseguito la Laurea
in Scienze dell'Educazione, presso l’Università degli Studi “Aldo Moro”.
Attualmente sta per conseguire la seconda laurea in “Scienze e Tecniche
psicologiche” presso la stessa Università. Scrive poesie su vari Forum nell’ambito del Web, e ha conseguito il primo posto nel concorso
poetico “Anche tu su Oubliette” del mese di novembre 2011, bandito dalla
rivista web “Oubliette Magazine”, con la poesia “L’ultima ora di Virginia
Woolf”. Fa parte del gruppo de “I poeti
della Vallisa” di Bari, nell’ambito del quale ha presentato con successo la
prima raccolta (non edita) delle proprie poesie. Le sue poesie sono apparse sul
forum Internet “Officina della Poesia”.
Recentemente una sua poesia è stata pubblicata nella raccolta antologica “Ai propilei del cuore – Poeti contro la
xenofobia” Ed. CFR, (Sondrio), 2012 . E’ inoltre la prefatrice del libro “Modi
d’amore, di sesso e di eros” di Vanni Poli, Ed. Albatros, (Roma) 2011
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I) L'ALBERO
C’è una traccia nel viola della sera
un tremore salino che dilaga
dalle braccia del cedro spalancato
il tuo nome è caduto da un nido
l'insetto stecco scioglie le sue illusioni
una piuma di corvo
mima una parola
e tutto, la notte i rami il cedro la parola
mi riporta a qualcosa che sommerge
a uno sguardo-gabbiano senza effetti collaterali
così calmo il bene,
evanescente e concreto
simile a un albero bianco in mezzo a un lago.
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II) IN QUEL
MODO CHE SI GUSTA UNA FRAGOLA
Domenica davvero credevo di averti capita
in quel modo che si gusta una fragola
sembravi avanzare sicura, tutto limpido
non si scorgevano i rami attorcigliati alla carotide
e se avanzavi era effetto del vento,
del treno quando i palazzi corrono
-come ci piace illuderci
credere smemorati all’abbraccio dei pali
all’accoglienza dei bucati sventolanti
festosi per noi, di noi,
la parata di finestre che si spalancano
un vienivieni con la torta nel forno-
e tu così, oggi, il mistero di una noce
nera oltre il guscio, un frutto rattrappito
fili di lana stretti alle caviglie
e una valigia vecchia piena di giornali.
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III) L' ORA
D'ARIA
So tutto, come all’uscita di un castello
se io avessi guanti lunghi da sera
e tu mi porgessi un ombrello da sole
quei due sulla linea del portone
assaggiano l’uscita con la punta dei piedi
quasi un tuffarsi in alghe minacciose
c’è una diversa
versione del mondo
in questo fingere di aspettare qualcosa
ma tu non dirlo, fermati e sorridi,
è l'attimo sospeso fra le cupole d’aria
è il momento che cade, è la bolla che esplode
è l’ironica vita che ci abbaglia, prima.
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Dichiaro che le tre poesie sopra riportate sono
esclusivamente frutto della mia creatività.
Rosaria Fiore
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