Previsioni
Dimmi che ci ritroveremo
da qualche parte.
Che contratteremo
il prezzo dell'esistenza
senza farci capire
da nessuno
e lasceremo la mancia
ai giorni peggiori.
Senza indugiare,
sceglieremo
l'inferno.
Che abbiamo pregato
abbastanza
e in paradiso
nemmeno si balla.
Avrò di nuovo
capelli lunghissimi
e mani piene di anelli,
che cercheranno
di stringere la pioggia.
Risveglio
Le cinque del mattino.
un pennello
intriso d'acqua sfuma
cielo e terra.
Perpendicolare ogni pensiero,
non fa rumore.
Nulla si muove ,
tutto parla sottovoce.
Si accende una luce,
qualcuno nasce
svogliatamente,
dal grembo
di lenzuola calde.
Ci si domanda
se torneremo tutti
da dove siamo venuti,
o andremo
lontano,
dove altri,
non si saprà mai
se sono arrivati.
Lasciare le nostre case
non ci farà male.
Dimenticheremo le porte aperte
e nessuno cercherà di entrare.
Saranno sempre le cinque
del mattino,
incolori , mute
e tutto sembrerà compiuto.
Solo la rugiada
che scorre sulle foglie
della Magnolia,
a quell'ora
ha l'impeto di un'onda.
Distanze nel tempo
Finiranno tutti gli inverni.
Ancestrali,come le paure
ed i pensieri smarriti.
Fluttuanti come mari infiniti
che entrano interamente
da fessure nascoste
e ingoiano tutto senza fatica.
Finiranno le distanze
tra noi e quello che avanza
in croste d'ambra
che mentono quasi sempre
sul loro contenuto.
Il passato sembrerà
solo un talismano
da portare al collo.
Sonia Tri ha la capacità e il dono di vedere l'ambiente e le cose del quotidiano con gli occhi della poesia. Una poesia delicata e fortemente evocativa che non concede nulla a (eventuali) tentazioni vacuamente colte. Una poesia comprensibile, ammesso che tale aggettivo sia adeguato a un genere che per sua natura si esprime oltre il confine della razionalità; una poesia non costruita e che pacifica.
RispondiEliminase in paradiso nemmeno si balla, allora preferisco anch'io lasciare la mancia ai giorni peggiori e andare dritto all'inferno con sonia e la sua poesia, cercando di stringere la pioggia tra le mani
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