SALTO
D’ACQUA
Solo
ieri
erano
gialle, erano alte
le
corolle delle dalie.
Oggi
però
somigliano
alla sabbia dei deserti,
sono
terra bruciata
sono
spente. Effimero,
e
tu lo chiami effimero
questo
rapido succedersi del tempo.
Eppure
così
lento non è stato mai
se
nel volgere di un giorno
sento
tutta
insieme l’eternità
uscire
da se stessa
e
riversarsi
come
fiume in piena
nella
cascata delle perplessità,
nel
salto d’acqua
di
cui mi bagno e non conosco altezza.
(terzo premio per l’inedito al Francigena 2012)
TORNANDO
DAGLI EGUGANEI
Io
vi ripenso
nelle
sinuosità delle vostre forme
morbidi
colli
che
come bolle di magma rappreso
sorgete
dalla terra
per
elevarvi al cielo dolcemente.
Nelle
vostre caverne
gonfie
di lava
io
cerco la bellezza che non trovo
il
fuoco
che
alimenta la dolcezza
ed
arde come il vostro nei ventricoli.
E
dunque io vi amo
in
nome di un amore che non conosco
voi
che terra siete
così
diversa dalla terra mia
colli
sospesi
tra
la notte e il giorno
sugli
assolati silenzi delle vigne.
E
meno greve
rendete
il mio ritorno.
MONNA
TERRA
Ho
in mente una Terra sorella
o
donna, comunque,
che
dire mi possa del parto
del
nascere nudo dell’uomo
dell’animo
suo misterioso,
ribelle
e per questo divino,
per
questo scontento.
Ho
in mente una Terra che pensi
che
muta ricordi la storia
dei
giorni trascorsi
di
quelli che ancora verranno
nel
ritmo incessante del tempo.
Una
Terra che abbia la forza
di
farmi staccare le mani
dal
tetto del certo,
dal
male che incolla,
che
mi faccia provare con lei
l’intera bellezza
della
vita che c’è
che
vive sospesa nel balzo,
nel
tuffo di un sogno nel buio.
Ho letto, sbarazzatomi del profondo legame di affetto che mi lega a Sandro, ho letto, invocando obiettività, queste tre poesie di rara fattura emotivo-contemplativa. La felicità d'esecuzione, la limpidezza, la fluidità ed il lessico tonico e novativo sono le note che sgorgano dalla prima lettura. E quindi la domanda: come si può in così breve tratto di scrittura significare l'universale senso d'eternità ed esaltare l'umano che è in noi? Angelucci ci riesce con una metafora da vertigini paniche: seguendola, questa eternità,nella cascata delle perplessità,
RispondiEliminanel salto d’acqua
di cui si bagna e non conosce altezza.
Premio veramente meritato. Bravo Sandro e brava la Giuria.
Nazario
Ho letto, ho letto anch'io il tuo commento, ed anche per me è stato necessario sbarazzarmi del profondo legame d'affetto che ci lega per essere obiettivo. Non so se ci sono riuscito, tuttavia mi sono sinceramente riconosciuto in quella metafora che, davvero, mi ha fatto venire le vertigini.
EliminaGrazie, Nazario, per i tuoi elogi, che spero proprio di meritare.
Sandro