Una lirica che rompe la diga del cuore e straripa come acqua di mare, inondando la vita. Il titolo poteva trarre in inganno, invece il Poeta, che non ho l'onore di conoscere di persona, canta un idillio con la Natura ferita da noi uomini, e il tentativo disperato dell'umanità intera di 'rinascere da tante macerie'. I versi sono di straordinaria purezza e coinvolgono il senso di realtà, la coscienza del dolore diffuso, delle troppe morti, che pesano sui figli, e la chiusa in levare che si appella al la cosa piumata che nel mito antico del vaso affidato da Zeus alla prima donna mortale, Pandora, lasciava uscire tutti i mali del mondo e, per ultima, la speranza. Bassani veicola un doppio messaggio: la colpa e la possibile redenzioni. Lo ringrazio per questo gioiello e gli rivolgo un caldo, cordiale saluto.
Bravo come sempre Paolo. Il mondo ha bisogno di poeti come lui: umili e non umilianti l'uomo, la vita e la poesia stessa.
RispondiEliminaSandro Angelucci
Una lirica che rompe la diga del cuore e straripa come acqua di mare, inondando la vita. Il titolo poteva trarre in inganno, invece il Poeta, che non ho l'onore di conoscere di persona, canta un idillio con la Natura ferita da noi uomini, e il tentativo disperato dell'umanità intera di 'rinascere da tante macerie'. I versi sono di straordinaria purezza e coinvolgono il senso di realtà, la coscienza del dolore diffuso, delle troppe morti, che pesano sui figli, e la chiusa in levare che si appella al la cosa piumata che nel mito antico del vaso affidato da Zeus alla prima donna mortale, Pandora, lasciava uscire tutti i mali del mondo e, per ultima, la speranza. Bassani veicola un doppio messaggio: la colpa e la possibile redenzioni. Lo ringrazio per questo gioiello e gli rivolgo un caldo, cordiale saluto.
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