OGGI SI CELEBRA LA GIORNATA DELLA TERRA.
Serenella Menichetti, collaboratrice di Lèucade |
INDIFFERENZA
Dai, siedi sull'erba.
Ascolta l'immenso
che brulica intenso di suoni.
La senti la voce ?
E' lieve, sottile, soave
ha note di cielo velate,
si spegne ogni tanto, poi tace.
Riprende, ed ancora ti sfiora
con timbri silvestri e marini.
Tintinni di gocce leggiadre
Din don di campane intonate
che suonano assorte nel bosco
tra rami di tigli e di pini.
Riecheggiano in mare ed in cielo
tra flutti infiniti, nel vento:
son nenie struggenti, lamenti
di nuvole, oppure dell'onde
che danzano dentro le sponde
di cieli e mari violati.
Sul prato bagnato di brina
che brilla di stelle e di luna
si scioglie una voce argentina.
Ascolta....la senti ?
E' il dolce sussurro dell'erba
che chiama con voce raccolta.
Esorta all'ascolto:
di canti più puri !
Pregnanti di suoni ancestrali
vibranti nell' acqua e nell'aria
di luce di gioia e speranza.
Avanti accorrete!
La terra inquinata e ferita
richiama con voce stremata
ogni uomo alla propria mansione.
Messaggi ignorati da molti
ben troppi gli uditi insensibili
sfuggenti al terrestre richiamo.
frastornate e stordite le menti,
all'immenso infinito serrate,
più non odono suoni del vento
né del mare, neppure del cielo.
Serenella Menichetti
Grazie infinite per l'accoglienza.
RispondiEliminaSerenella
E' leggera e deliziosa, ma è ugualmente portatrice di un importante messaggio , che è monito per tutti.
RispondiEliminaUn applauso, Edda.
Cara Serenella, la poesia merita sia per se stessa, sia per lo scopo per cui è stata scritta. Sarei contenta se tu ricevessi tanti commenti perché vorrebbe dire che il messaggio è stato recepito. Due Natali fa anch'io ho pubblicato su questo blog una poesia intitolata "A Greta" in cui deploravo che nella mia città, Ferrara, si fossero fatti tanti alberi di Natale sacrificando una quantità di abeti mentre lo stesso scopo si sarebbe ottenuto mettendo luminarie e ornamenti su qualsiasi altra pianta in essere di un viale o di un parco. Bene non ho ottenuto alcun riscontro. Come ho detto spero che tu sia più convincente di me. Intanto complimenti
RispondiEliminaCarla Baroni
Serenella cara, un superbo omaggio a madre Terra il tuo! Siamo tutti sotto accusa , anche se i versi sanno essere lievi come carezze... Tutti colpevoli di aver tradito, ferito, inquinato la terra che è nostra culla e madre dall'inizio dei tempi. Una lirica bio - ecologica di impegno sociale e di empatia con la Natura. L'incipit è un'ode struggente: l'erba, il cielo, il mare il vento, sono resi umani, hanno voci strozzate, e chiedono disperatamente aiuto. Sei una Voce poderosa che esorta al ritorno al grembo, alla verità, alla luce. Lirica che andrebbe letta centinaia di volte per la bellezza stilistica e per il messaggio che veicola. Ti ringrazio di cuore e ti abbraccio forte, amica mia, insieme al Capitano che rende possibili i nostri magici incontri.
RispondiEliminaRingrazio le amiche: Edda Conte, Carla Baroni, Maria Rizzi per l'attenzione che hanno mostrato a questo testo. I vostri commenti sono STATI per me fonte di felicità. Ancora grazie. Serenella
RispondiEliminaIl mio modesto concetto di poesia mi fa dire che "la semplicità (nel senso più positivo del termine) in poesia è un dono" e a mio parere acquisibile. Dico ciò perchè la poesia di Serenella è semplice, pulita e armoniosa per cui arriva con immediatezza al lettore che diviene quasi coautore della stessa assaporandone la dolcezza, la pacatezza con le quali viene espresso il messaggio che oggi più che mai è divenuto sociale se non esistenziale. E' un accorato e sintito monito al rispetto massimo della nostra Madre Terra. Complimenti alla cara Serenella Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaRingrazio di cuore il caro amico Pasqualino, per questo commento veramente gradito.
EliminaSerenella Menichetti