venerdì 24 giugno 2016

CLAUDIO FIORENTINI: "RUBRICA: INVITO ALLA LETTURA"

Claudio Fiorentini, collaboratore di Lèucade




Orfani di vento, di Marisa Andalò

Marisa Andalò propone il sequel di Hotel Minerva, un giallo molto bello già raccomandato in questa rubrica. I due libri non necessitano di essere letti in sequenza. Ancora omicidi misteriosi, stavolta nelle valli Valdesi, e legati a bullismo, omofobia e razzismo. Il giallo spazia tra la critica sociale e ricerca della verità, sfiorando la religiosità e il misticismo che, per giusto rispetto, non vengono banalizzati, e l'autrice li visita con il giusto distacco per non volgarizzare i misteri, che rimangono tali. Libro appassionante, dotato di grande ritmo e scritto magistralmente.



La tigre, di Silvana Vacatello

Ottimo romanzo breve. Tratta un tema spesso abusato e banalizzato, qui portato avanti con eleganza, senza retorica: il maltrattamento degli animali. Scritto benissimo, ricco di spunti e di idee. Una donna, volontaria in un centro di recupero per animali, entra in contatto con una tigre e scopre che i due possono comunicare. Il centro è gestito da un poco di buono che esprime gli aspetti peggiori dell'umanità. Lo spunto è stupendo e la storia è avvincente, ne viene fuori un buon libro che si legge tutto d'un fiato.



Un destino cieco, di Rosanna Ruscio

Si tratta di un ottimo, e voluminoso, romanzo ambientato in Messico, e si gioca con i mondi (neanche poi tanto) occulti del narcotraffico e della corruzione nei quali, a pretesa di caposaldo di valori, la famiglia deve essere sempre difesa. Il ritmo narrativo è avvincente, il linguaggio è molto denso e la narrazione si dispiega senza cali né errori. Le descrizioni sono, come spesso succede nella narrativa contemporanea, succinte se non addirittura assenti, privilegiando un linguaggio quasi cinematografico. In conclusione, si tratta di una lettura mozzafiato di puro intrattenimento, che esplora il malaffare e la spietatezza delle mafie d'oggi.



Il signor Gnec, di Massimiliano Levrangi.

Si tratta di un noir agilissimo, surreale e a tratti anche divertente. Punteggiatura fulminante, personaggi ben delineati, umorismo un po’ nero e ottimo ritmo narrativo. Il signor gnec convince sin dalla prima pagina, e il lettoreviene sedotto dalla velocità e dalla simpatia della narrazione, che dipanano una una storia nera e buia dove i personaggi surreali sono presenti e vivi. Buona lettura di intrattenimento. Si può anche scaricare dal sito dell'autore.



Claudio Fiorentini

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