Il sorriso del mare
di Nazario Pardini
Edito da
Blu di Prussia, prefazione di Anna Vincitorio, postfazione di Eugenio Rebecchi
Mi è
giunto ieri sera, dono graditissimo, Il
sorriso del mare.
Un
canzoniere d’amore che ha la delicatezza del vento quando
accarezza fin l'ultima foglia e sfoglia il tepore delicato dell'amore,
regalandoci una sfera di giovinezza anche a noi lettori , come se avessimo
insieme al Poeta vent'anni. E' un non correre, un dolce cercare, ordinare,
accarezzare, una scia musicale, costruita su immagini e fili di orizzonti: è
l''anfora sacra dalla quale Delia mesce la giovinezza. L’ho letto d’un
fiato, appena scartocciato , con una di quelle copertine che fanno sognare: un
sole che tramonta nel mare di Torre del Lago Puccini, con i colori tra
l’arancio e il grigio. Debbo confessare che nello spazio di pochi giorni mi
sono occupata di quattro canzonieri d’amore e di passione e di erotismo, uno
più bello dell’altro. Scritti da poeti non più giovanissimi, ma che hanno
conservato intatto una delicatezza del sentire, un saper raccontare.
In una
delle ultime mail che mi giunse dal Professore Emerito Aldo Masullo, che insieme a me aveva ricevuto
“Parole d’amore Il tuo cantico- il mio canzoniere di Giuseppe Iuliano, oltre a
lodare con affetto (così faceva, quando qualcosa lo conquistava), aggiunse
“L’amore in vecchiaia è più potente e pericoloso di quanto ci si innamora
giovanissimi” Chissà se Nazario Pardini è d’accordo con questa riflessione. In
questo libro però c’è l’arcano delicato e misterioso, non il racconto, sarebbe
troppo riduttivo: vive come se fosse ora la passione per la propria donna
fanciulla, ma la stessa passione forse più intensa dei suoi amori attuali. Di
straordinaria bellezza è l’incipit della prima poesia, l’ho letta più volte,
l’ho studiata: Mi è passato d’accanto il
tuo sorriso/appoggiato alla spalla di un torrente/che lieve scorreva verso il
mare./L’ho catturato con la rete da pésca/ e l’ho messo sotto l’abat Jour.
Risplendeva/ come un sole e illuminava
la notte/della stanza. Vado spesso sul torrente/con la rete nelle mani,
sperando/di catturare altre immagini di te/che in acqua te ne scorri
indifferente/al mio bisogno di averti./ Ti prego avvisami quando passi da
queste parti, /io sono qui pronto a pescarti. E magari /anche a tuffarmi nel
fiume per affogare/con la tua bocca nel cuore.
Che dire,
questi versi non mi fanno rimpiangere Petrarca, Né tutti i poeti del Dolce
Stil Novo, né i poeti latini e greci
(neanche Saffo) di cui Pardini sa tutto. Quanto candore, forse i Canzonieri che
ho letto in questi giorni conservano un tesore che difficilmente le donne di
domani potranno godere. Chissà se avranno mai la fortuna di ascoltare parole
(sono importanti le parole dettate dal cuore) che diventino un abbraccio di
luce di speranza, di sogni.
La bella
recensione di Anna Vincitorio (spesso Pardini affida le sue opere a una donna)
ci apre molte porte:”… Anche la musica è realtà che accompagna e la primavera
diverrà fonte di vita. E ci sarà sempre una Delia nel tempo e fuori del tempo,
anche se vagheggiata a illuminare i giorni o lo spazio di un poeta.”
Il poeta
prova a dare risposte convincenti sul senso
dell’amore, sconvolgendo l’orologio del tempo, mettendo la storia come
un’elegante e unica seta fiorentina per
coglierne ora, ancor più che ieri, tutta la bellezza, tutta la sensualità, la
timidezza tenera come le rose di maggio delicate, morbide profumate. Tutto è
avvincente, come sanno fare solo i Poeti, c’è un torrente
di immagini che si afferrano, si aprono, ci parlano, ci raccontano una favola
bella “che ieri ci illuse, che oggi ci
illude, o Ermione. Così l’amore è il vento, è la malinconia di Chopin o la serenata di Schubert, o il coro a bocca
chiusa di Puccini. Ed ecco il suo amico
Puccini al quale il poeta al tramonto, sotto la Torre, racconta i suoi amori e aspetta che il sole
sia inghiottito dal mare, nell’attesa di splendide albe e nuovi orizzonti.
Carmen
Moscariello
Complimenti Carmen, profonda come sempre la tua lettura. Anch'io sto leggendo questo gioiellino
RispondiEliminaGrazie carissima Carmen,
RispondiEliminami appiglio alla tua anima disseminata nei versi del mare al tramonto. E mi sperdo nelle tue meravigliose incursioni emotive. Un vero gioiello di lettura che turba e commuove...
nazario