Carissimi,
mia figlia Elisa ha scritto un tema su questo periodo di
quarantena, su richiesta della sua professoressa.
Il tema che ha svolto ha meritato il massimo dei voti, ma il punto
non è questo: trovo che quello che è scritto li (v. allegato) non soltanto sia
eccezionale per una bambina di 12 anni, ma sia interessante in sé, per capire
come vedono il mondo i nostri figli (Un abbraccio, Alfonso Angrisani).
"In questo periodo difficile per tutti mi
sto rendendo conto delle varie cose che mi mancano.
Non mi ero mai accorta di quanto fossi
fortunata ad uscire e divertirmi con i
miei amici.
All’inizio odiavo fare passeggiate e
uscire perchè mi annoiavo e adesso invece non vedo l’ora di respirare aria vera
riuscire e rincontrare tutti e tornare alla mia solita routine.
Il fatto di stare a casa oltre per proteggerci
da questo virus serve anche a rafforzare I legami con la famiglia come sto facendo io, anche se visto che i
miei lavorano molto non riusciamo a stare insieme tutta la giornata ma naturalmente
appena si può e sopratutto il pomeriggio tardi e la sera facciamo molte cose
insieme come giocare a carte o cucinare e raccontarci come è andata la
giornata.
Nonostante questo ogni giorno prevale
sempre di più la noia e ogni giorno scompare la voglia di fare qualcosa, ma
sono sicura che se ci fosse stata mia nonna avrei avuto le giornate piene.
Io e mia nonna fin da quando sono nata
abbiamo avuto un bellissimo rapporto, ancora mi ricordo come se fosse ieri che cucinavamo
insieme io facevo le formine e nonna cuoceva oppure quando giocavamo a carte o quando giocavamo ad insegnanti o quando insieme
giocavamo con i puzzle.
Nonna
è stata la prima a insegnarmi a scrivere o a leggere . Ancora tengo I miei
quaderni che usavo con lei per allenarmi con tutti i “BRAVISSIMA,
OTTIMO,ECCELENTE”
Nonna mi rendeva sempre felice e riusciva ad occuparmi le giornate senza mai
annoiarmi, anche con mio cugino giocavamo sempre in giardino a quel tempo con
la casetta o l’altalena oppure ci rincorrevamo in giardino.
Che bei tempi potevano essere cosi le
giornate adesso, ma purtroppo nonna non sta più con noi oggi..
Ma ricordo questi bei momenti con felicità
ma anche con nostalgia e tristezza.
Oltre a nonna mi mancano un sacco i miei
amici e i miei cugini in questo caso possiamo ringraziare la tecnologia che ci
ha permesso di sentirci con un telefonino anche se sappiamo benissimo che è
sempre meglio vedersi realmente e uscire invece di restare a casa.
E diciamo anche la verità che anche la
scuola mi manca e anche le professoresse ma per fortuna la didattica continua
grazie alle lezioni online.
Speriamo che tutto questo finisca il più presto possibile e che si possa tornare prima alla normalità".
Mio caro amico, il tema di Elisa è davvero scritto in modo superbo e rappresenta la cartina al tornasole
RispondiEliminadegli stati d'animo che attraversano le menti e i cuori dei ragazzini - lei è in età puberale, molto matura per
i suoi anni -. Riscopre la famiglia, riesce a viverla, ma al tempo stesso rivaluta le situazioni che le mancano - quale grande verità universale - Incontri che le sembravano 'noiosi' divengono il senso della giovinezza, e gli amici, i grandi protagonisti dello sviluppo e dell'apprendimento, divengono necessari, determinanti.
Quegli amici le consentiranno di sviluppare la propria identità distinta da quelle dei familiari.
Un tema che è specchio, occhio di bue, che mi ha fatto pensare al giovane Jacopo che ha suonato le note di Ennio Morricone sui tetti di una Roma 'addormentata'.
Un ragazzo che ha animato il silenzio senza alzare mai il volto, chino sulla musica e sulla propria solitudine.
Tutti i miei complimenti a Elisa. Ritengo questo tema un documento importante per molti adulti lontani dalla realtà dei giovani, dal tempo che stiamo dando loro in dote. Un forte abbraccio a te, a Elisa e al carissimo Nazario, che dà voce a tante istanze diverse.