Emanuele Aloisi, collaboratore di Lèucade |
John
Donne, Londra, 1572 – Londra, 31 marzo 1631, poeta e religioso inglese, di cui
è celebre il sermone Nessun uomo è un'isola, citato da Ernest Hemingway
in epigrafe a Per chi suona la campana, e da cui trae ispirazione un
omonimo libro di Thomas Merton, scriveva: “La morte di qualsiasi uomo mi
sminuisce perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi
suona la campana: suona per te”. Questa citazione per introdurre la quanto mai
universale sensibilità di un autore che sa fare del dolore degli altri una sua
personale vicenda. E Emanuele Aloisi in versi di armonica e contagiante
grammatica poetica invia un messaggio a tutto il mondo:
E
suona suona la campana a morte
per chi alla vita crede
crede che un Dio non c’entri
non c’entra un Dio se il figlio è
un orfano.
Nazario Pardini
“Per chi suona la campana”
L’eco ha diffuso polvere
che non aveva terra
ma quante zolle sono scese a mare!
Sono rimasti i solchi
nel vuoto di un sepolcro senza luce.
E suona suona la campana a morte
per chi alla vita crede
crede che un Dio non c’entri
qualunque Dio non c’entra.
L’aborto della mente non ha genesi
quando dilania i figli
quando fa esplodere una fede
e al cielo di un altare offre brandelli.
Si spegne il lume della carne
e lacrima la cera della porpora.
L’eco ha diffuso cenere
e cenere ritorna nella terra
ad appianare i solchi.
E suona suona la campana a morte
per chi alla vita crede
crede che un Dio non c’entri
non c’entra un Dio se il figlio è un orfano.
La sensibilità poetica del nostro amico Emanuele mi lascia ogni volta senza fiato, per quanto ogni singola parola vada a toccare il cuore. Non so e credo non sia giusto aggiungere del superfluo a tanta emozione e commozione, solo un Grande come il Prof. Pardini poteva trovare le parole per commentare questa Poesia.
RispondiEliminaUn abbraccio ad entrambi, Franca Donà
A prescindere dalla ormai nota e grande sensibilità dell'animo, trovi in Aloisi sempre un dettato poetico realistico , disteso armoniosamente in un tappeto lessicale scelto con delicata oculatezza, a evidenziare ogni volta la humana res di universale pregnanza.
RispondiEliminaMi complimento ancora una volta con la verità di un Poeta.
Edda Conte
Grazie al prof. Pardini, a Franca e a Edda, per l'eco della loro stima che è profondamente ricambiata. è una lirica scritta per la triste Pasqua nello Sri Lanka...e sono felice che le campane abbiano portato, almeno sull'isola, così tanta eco di riminiscenza londinese. Emanuele Aloisi.
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