venerdì 12 aprile 2019

MARIO DE ROSA: " A MARIO LUZI"


A MARIO LUZI

Con lo screziato tuo canto d’Aprile
s’esaurisce il dolore dei poeti
dietro ali che sfilacciano nubi .
Chi ha cuore raccolga il testimone
il veleno con estasi n’assorba
goccia per goccia senza mai morirne.

Nevosi i monti si aprono a magie
per il lavoro duro di campagna
tenacia d’acqua che non puoi ferire
senza l’avverso fato che l’inganni .

Cucito hanno i tuoi versi mille strappi
dello spirito cruente ferite
in quel remare verso la speranza
con fiero piglio contro le correnti.

Aperta gabbia a sciami di pensieri
profondi come il vento siderale
l’anima persa dietro ogni tramonto
inerte soffre scampoli di vita. 

Mario de Rosa

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