Ci vediamo da Jole di Francesco Paolo Tanzj
Claudio Fiorentini,
collaboratore di Lèucade
Si tratta di un romanzo, ma questa definizione gli sta un
po’ stretta. L’autore, infatti, rinunciando a mettere in evidenza trame e
descrizioni, si affida alla capacità evocativa della redazione. L’intuito e la
sensibilità del lettore fanno il resto, e assistiamo a una lettura attiva, dove
l’immaginazione non è canalizzata dalle immagini proposte dall’autore, ma viene
lasciata libera come in un dipinto d’arte astratta. Il romanzo si sviluppa come
un poema beat generation in cui un flusso continuo di pensieri e situazioni
riassume l’identità di una generazione. Siamo negli anni settanta, ma potrebbe
essere in qualsiasi periodo storico, i protagonisti sono ventenni e la
gioventù, nel suo disordine creativo, contiene tutto, tanto, troppo, esplode di
continuo e passa da uno stato d’animo a quello opposto in un batter di ciglia. La
gioventù vuole, anzi, deve cambiare il mondo, ma poi succede qualcosa che ferma
questa dinamica e la gioventù cade in stato comatoso mentre il mondo continua
ad essere quello che è sempre stato e quel disordinato e dirompente flusso di
pensieri si convoglia verso un bicchier d’acqua, che è la metafora dei valori
solidi e irrinunciabili della vita umana. Questo racconta Francesco Paolo
Tanzj, e lo fa con linguaggio autorevole, delicato, ricco e poetico, con una
redazione priva di esitazioni che mantiene un ritmo costante consentendo al
lettore di non perdere nessuna delle pennellate di gioventù impresse nelle
parole, tutte necessarie per l’equilibrio narrativo/poetico proposto
dall’autore.
Ci vediamo da Jole è stato pubblicato solo in formato
e-book da Infilaindiana edizioni.
Claudio Fiorentini
Potete ascoltare il podcast della trasmissione Bibliojazz
nella quale presento Ci vediamo da Jole immergendo il libro in un concktail
jazz. Buon ascolto e buona lettura!
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