Esimio Prof. Pardini,
buonasera.
Sono Maria Altomare Sardella. Più volte,
con grande generosità, Lei ha consentito la pubblicazione di commenti per
alcune mie opere sul Suo Blog. Per questo La ringrazio tantissimo.
Ho appena finito di leggere il Suo bel
volumetto. Un piccolo poema che mi ha molto stupito per la freschezza dello
stile che rifugge da lessico e strutture retoriche roboanti, soprattutto
rifugge da un pensiero astruso, nella convinzione che la poesia non può essere
solo appannaggio di pochi eletti, ma che deve essere arte fruibile da chiunque,
soprattutto da chi non ha strumenti coltissimi per accedervi. Leggendo, si
evince che, per queste motivazioni, Lei adotta uno stile limpido e diretto,
raggiungendo risultati che solo la lirica greca, a mio parere, ha raggiunto.
Più del significante, però, mi ha fatto riflettere il significato:
apparentemente un dialogare con gli affetti, cardini insostituibili nella vita
di ognuno, e con quei compagni dell’anima che sono i poeti che ci hanno
preceduto; in realtà, così credo, la ragione profonda del dialogo è la
consapevolezza che arriva il momento in cui l’avventura umana di ogni uomo deve
necessariamente volgere al termine e ognuno di noi, soprattutto se è vissuto di
pensiero, vuole credere che ha conquistato un posto nel cuore e nel pensiero di
chi resta, per poter, infine, valicare il tempo. L’io lirico dei Suoi
versi apparentemente non teme l’oblio, ma come lettrice ho avvertito
quest’ansia ed è il motivo per cui ho letto i Suoi versi senza saltarne nemmeno
uno. La poesia è tale se è polisemica e nei Suoi versi ci sono molti
risvolti. Non mi dilungo oltre per non annoiarLa con le mie piccole
riflessioni, ma La ringrazio per avermi consentito di trascorrere alcune ore
davvero gradevoli.
Cari saluti.
Maria Altomare Sardella
Che meraviglia trovare la recensione della nostra Maria Altomare! Raramente si incontrano donne di una simile generosità e di tanto talento indossato con umiltà. La mia Amica, che mi sembra di conoscere da sempre, si cimenta in splendidi racconti che amo definire 'metropolitani', perchè ambientati tra la gente delle periferie; in sceneggiature teatrali, che il nostro Massimo Chiacchiararelli ha recensito su questo prestigioso blog; e si è rivelata critico letterario con ottimi risultati. Il volume del nostro Nazario l'aveva colpita molto... e non poteva essere altrimenti e l'ha saputo esprimere con un'esegesi colta, profonda, vera, densa di pathos. Sono fiera di conoscerla! La ringrazio per l'omaggio al nostro Nume Tutelare e li stringo al cuore entrambi!
RispondiEliminaComplimenti a Maria Altomare Sardella per la lettura di questo capolavoro del prof. Pardini che, come è evidente, ha "stregato" chiunque l'abbia letto.
RispondiEliminaSono felice di ritrovarci qui, su quest' Isola felice, a condividere pensieri, idee e commenti.
Ti abbraccio insieme all'amica Maria Rizzi e al nostro Condottiero che ha creato questo Eden!
Loredana D'Alfonso
Grazie, care amiche!
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