Loredana D’Alfonso su “Stanze quotidiane” di Maria Pia Brunelleso
Loredana D'Alfonso,
collaboratrice di Lèucade
“Stanze quotidiane”, silloge poetica di
Maria Pia Brunelleso, napoletana di origine e romana di adozione, è stata
pubblicata dalla Chipiùneart Editori nel 2018.
La raccolta è divisa in quattro
sezioni: “D’Amore”, “A mio figlio”, “Versi sparsi”, “Ontologici”.
Leggendo la silloge si ha l’impressione
di entrare, una dopo l’altra, nelle stanze della vita della Poetessa, in luoghi
dell’anima, in spazi dove abitano le emozioni.
L’Amore è sentimento universale come
traspare dalla premessa dell’Opera: ”L’Amore
annuncia sempre Amore/ Fiume che suppone mare/ Istante che spalanca/ il Tempo e
l’Oltre”, ma prende anche il sapore della quotidianità, anche se spinta
verso una dimensione inquieta:
“E
a guardarti/ non sembra sia trascorso/ tanto cielo nei tuoi occhi/ annaspo
senza appigli/ nella misura dell’assenza” (V lirica).
E ancora, il ricamo amoroso di tutti i
giorni torna nella lirica VII: “Questa
sera/ che viene a sedersi tra di noi/ allunga, fra le ombre e il silenzio/ una
coperta di sogni/ da un angolo all’altro del cuore/ a spalmare quiete
sull’ansia” e riporta alla mente i versi candidi e pieni di pudore del
Poeta Rabindranath Tagore: “Lei è vicina
al mio cuore come un piccolo fiore alla terra. Lei è dolce come il sonno per il
corpo stanco”.
Similmente, la Nostra, in chiave
moderna: “E’ in te/ la mia quota di
sopravvivenza/ al male e alla disgregazione/ all’erosione agìta/ da questo
tempo incolore”.
La seconda sezione della raccolta è
dedicata “A mio figlio”, dove il senso materno diventa identità di carne e
sangue: “Sei in me/ come luce sparsa/
sotto un cielo diverso/ come memoria d’azzurro”.
Le separazioni, sia pur temporanee, sono
vissute in modo struggente e viscerale: “Gli
addii descrivono cerchi larghi/ prima di entrare in stazione/ annaspando sulle
cerniere delle valigie/ di chi per ultimo le ha chiuse/ così di fretta, alla
rinfusa”.
In “Versi sparsi” risplende, in
apertura, la lirica dedicata alla poetessa Angela Argentino e alla sua Lefkàda.
E’ Grecia luminosa, di sabbia bianca e di inconfondibile azzurro: “E dicevi, con occhi d’amore rapiti/
riconosco le ore del giorno/ dal mare che muta colore”.
L’incanto di questo scenario si alterna
con la natura matrigna, quella dei ricordi cupi del “Terremoto 2016”, quando “l’estate si colma di sassi/ e lapida
l’anima”.
E’ interessante notare come la
copertina della silloge ritragga una donna accostata ad una finestra a bifore,
in posizione di riposo, davanti ad un telaio per ricamo.
Lo sguardo della dama, in abito d’epoca
color porpora, non è rivolto all’esterno, ma all’interno della stanza, mentre
sembra inseguire un pensiero che la rapisce.
Così è l’Opera di Maria Pia Brunelleso,
un lungo sguardo sulla propria esistenza, nelle stanze del cuore dove c’è posto
per le cose importanti, per le lacrime e i sorrisi:
“Saranno mie/ queste dita illuse di poesia/ e di silenzio, ove ebbra, la parola/ transita nelle anse del cuore/ e vi rinasce, in segni condivisi”.
Loredana D’Alfonso
Lory mia adorata, continui l'avventura tra i libri presentati fermandoti su questo gioiello di Maria Pia,sul quale ricami, con amore e devozione, le tue stilettate artistiche. Riesci a dare l'immagine di una Silloge con una capacità che lascia basiti. E rinnovi l'incanto delle storie 'in presenza', che ci hanno portato tra librerie, gallerie d'arte e luoghi vari... Leggerti mi emoziona molto, mi riporta indietro e mi proietta nel futuro... Sei una barca a vela che solca il mare della fiducia. Grazie anima mia! Abbraccio te e il nostro immenso Nazario!
RispondiEliminaRICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaLoredana, gentile amica di penna.
Analizzando il tuo commento a questa silloge e allo stralcio di alcuni versi citati che ritengo salienti, si evince la tua innata versabilità a penetrare, con delicata sensibilità, ogni intima emozione dell'Autrice di cui commenti, con dovizia, i palpiti emotivi attraverso ogni poetica espressione.
Carissima Lory, è sempre un piacere scoprire ogni tuo nuovo approdo sul nostro Scoglio che è per me motivo di gradito incontro.
Un caloroso abbraccio a te e pensieri di bene al mio mentore Nazario. Vi ringrazio entrambi per l'amicizia di cUI mi fate sempre dono.
Lino D'Amico