Pizia non dà più oracoli di Carmen Moscariello
Pietra
miliare composta di numerose sfaccettature.
Addentrarsi
nella lettura del libro della poetessa Carmen Moscariello dal titolo “Pizia non
dà più oracoli” è come incamminarsi in un complesso libro che ci introduce in
un caleidoscopio di grandi autori che testimoniano la sua magnifica poesia,
condizione extrasensoriale dove l’antichissima sacerdotessa ,in un viaggio
veloce come un lampo attraverso i secoli, instilla nell’anima moderna della
poetessa Carmen oracoli ad homines, nati
da quell’antica estasi arcana rinnovatasi nell’anima accesa dell’ottima esteta
Carmen-Pizia che inizia un rinnovato modernissimo squarcio storico, quello
degli anni 2017-2020, dove gli stessi uomini e le donne girano attorno alla
Pizia moderna come girandole guidate dall’attuale status dell’uomo che segue
come sempre le sorti del destino unito alla natura, quasi una copia dell’antico
mondo perduto, ma trasformato dai costumi, dalla scienza e coscienza di questo
lembo di attuale vita, dove comodità e
disagio concorrono di pari passo a
donare e prendere gioia e tormenti. I dolori umani che seguono sempre l’umanità
dai tempi primordiali, fino ad oggi, sono dono e castigo, perché questo è
proprio della nostra stirpe. Il futuro ignoto attanaglia sempre l’animo di
tutti, ecco enunciati così i nuovi oracoli della Carmen moderna poetessa che si
esprime con bellezza, saggezza e tanto amore verso un futuro che aleggia,
interessa e attrae l’attenzione del lettore, in questo momento storico oppresso
da una pandemia , evento raro, biblica che oggi è sperso fra l’umanità, ingigantendo
i dubbi, le restrizioni e, nel contempo,
annullando nei versi questo fiume del male con tante speranze di un
imminente miracolo. Così vengono ricordati, assieme a turbinii di acque scure e
malefiche, i fiori del mondo futuro: i
nipoti della poetessa, così belli e innocenti da evocarli come sereno rifugio
mentale. La vita, la morte passano veloci tra le parole sommesse che seguono il
suono che suscita la poesia. Base del poema, complesso e prezioso, è la
speranza che la natura rinnovi con i suoi elementi acqua, sole, vento e piante
e ridia vigore a questo eden che stiamo
abitando, abitualmente godendone. Ma,
presente è sempre un nembo di sabbia che può coprire e far scomparire la bucolica visione.
Grazie
Carmen per il dono prezioso che hai elargito ai tuoi lettori e così sei ancora
“fiammeggiante” come ai tempi della tua
stupenda gioventù, quando frequentavi il Francesco De Sanctis di Lacedonia, salendo così i gradini che ti trasportavano sul podio più
alto della Letteratura Italiana contemporanea. Il poema di Carmen è seguito e composto da un coro di voci mute
che inneggiano alla sua opera, testimoni famosi del nostro tempo letterario che
la seguono in ogni espressione che la poetessa esprime in plurimo modo.
Lilly
Brogi
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