Lorena Turri collaboratrice di Lèucade |
La
capacità esplorativa e versificatoria di Lorena Turri è stupefacente. La sua
preparazione prosodica, frutto di studio e di autoptiche ricerche, dànno un
chiaro esempio delle sue vaste e plurime esperienze poetiche. Molto spesso
succede che, ingabbiati in strutture metriche, si perda il senso del focus
portante della poesia: l’equilibrio fra dire e sentire. Quell’insostituibile
ancoraggio del verso ai brividi emotivi che si fa denominatore comune dell’ars
poetica. Molto spesso ci capita di leggere poesie in cui la cura della forma
sovrasta, alla grande, il focus centrale della composizione. O l’inverso dove
la straripante effusione emotiva non viene arginata a sufficienza da un dire
adeguato e consono a tale ispirazione. Qui niente di tutto ciò: la Turri fa delle
sue figure stilistiche, dei suoi accorgimenti metrici, dei suoi congegni
narratologici, dei suoi nessi verbali, delle sue varie esperienze poetiche un’architettura
prosodica atta a questa congiunzione insostituibile per una efficace resa canora. Tutto è spontaneo, tutto è naturale, tutto è nelle vene della Poetessa,
tutto è antecedente alla ragione, dacché è l’emozione che pilota la sua poesia,
facendone una polimorfica cristallizzazione dell’anima. E lo fa al di fuori di
ogni epigonismo, o di ogni pleonastica intrusione; “mi piacerebbe far conoscere agli amici della sua fantastica
Isola l’aspetto ludico della mia anima poetica. Anni fa m’imbattei nella
lettura di Raymond Queneau e i suoi “Esercizi di stile”, rimanendo affascinata
da quello che una mente geniale può partorire grazie alla padronanza della
parola. Più tardi ho avuto la fortuna di leggere le poesie monovocaliche di
Giuseppe Varaldo che trovo spettacolari.
La voglia di cimentarmi in simili esercizi è scoppiata improvvisa.
Le allego cinque miei lavori: due poesie monovocaliche, un sonetto-tautogramma e due acrostici, sperando incontrino il suo benevolo sorriso” (Lorena Turri).
Questo scrive. La sua una vera contaminazione positiva. Vale a dire una lettura di profondo interesse che la incanala verso la sua indole, verso quella parte nascosta di sé che cerca di uscire a nuova vita, o leggendo poesia, o osservando un piccolo avvenimento, o il cadere di una foglia, o lo sbocciare improvviso di una stagione, o perché no, rievocando quei momenti, che, sfuggiti all’oblio, tornano a vivere pregni di sostanza umana.
La voglia di cimentarmi in simili esercizi è scoppiata improvvisa.
Le allego cinque miei lavori: due poesie monovocaliche, un sonetto-tautogramma e due acrostici, sperando incontrino il suo benevolo sorriso” (Lorena Turri).
Questo scrive. La sua una vera contaminazione positiva. Vale a dire una lettura di profondo interesse che la incanala verso la sua indole, verso quella parte nascosta di sé che cerca di uscire a nuova vita, o leggendo poesia, o osservando un piccolo avvenimento, o il cadere di una foglia, o lo sbocciare improvviso di una stagione, o perché no, rievocando quei momenti, che, sfuggiti all’oblio, tornano a vivere pregni di sostanza umana.
FEBBRAIO
(acrostico
in versi iberi)
Fragile
è l'anima inquieta
Essenza
consapevole d'effimero corpo.
Bagno
nella pioggia la pelle,
Bevo
sorsi di brina disciolta,
Raggiungo
un timido raggio di sole,
Afferro
il suo calore e lo stringo.
Il
temporale ha lavato la via;
Ora
ogni passo diventa importante
GIUGNO
(acrostico
in sesta rima)
G
iardini rifioriti senza sole
I
nseminati da un antico vento
U
niscono le rose con le viole
G
emmando sotto il cielo il loro evento.
N atura
non fa sconti mai alla pioggia
O
stinata, mantiene la sua foggia.
STRACCIONE
(sonetto – tautogramma in S)
(sonetto – tautogramma in S)
Solo.
Sdraiato sulla scalinata.
Sguardo
socchiuso sempre scostante
sta:
silenzioso, serio, sonnecchiante.
Sopravvivenza
strana, sbrindellata.
Se
sorte sfavorevole sia stata,
se
scelta scellerata, stravagante
saprà
spiegarlo, sofferto sembiante,
suono
sommesso, sillaba stentata.
Stracci
sporchi, sdruciti sulle spalle,
stanchi
scarponi, sorrisi sdentati;
si
stende sopra sentieri sconnessi.
Senza
sole sospende stenti spessi.
Sogna.
Sì, sogna su spazi stellati
soffice,
sempiterno, sacro scialle.
QUEL CHE RENDE SELENE
(breve
poesia monovocalica in “e” in versi decasillabi)
Rende
belle le sere Selene
nel
presepe celeste, leggere,
belvedere
e benessere . Pene,
quelle
spesse, segrete, megere
celermente
le svelle. E men greve,
pel
fedele che crede è ‘l presente:
né
tempeste, né tenebre e neve
e
le penne, represse, men sente.
Non
ho foto. Non sono loto. Sono
orco,
mostro, molosso. Poro grosso
ho
‘n volto. Sono gobbo, con torto osso.
Son
sordo, troppo goffo. Non ho dono.
Non
odoro, son sporco, foro ozono.
Ho
morbo! Dolgo, con zoccolo ‘n fosso.
Soffoco!
Molto soffro, molto tosso.
Non
lodo! Son rozzo, non ho bon tono;
contro
vo’ ogn’ortodosso. Son corrotto
Sconto
non fo’. Cozzo col mondo, ‘n toto,
‘N profondo pozzo sto, omologo ‘l topo
lordo,
sozzo. Non son sposo, non scopo.
Sono
solo. D’orror provoco moto.
Ch’omo
son? Son morto. Sborso lo scotto.
"Ch'omo son?
Morto, son. Sborso lo scotto."
Di Lorena è già stato detto molto. Conoscendola da tempo, ho sempre apprezzato la persona e le sue opere. La sua passione, la sua continua ricerca del nuovo, il suo studio costante sono ammirevoli. Per questo posso affermare che Lorena è una Grande. Serenella Menichetti.
RispondiEliminaGrande sensibilità poetica, lessico vario e raffinato , ottima preparazione metrica si incontrano in questa poetessa che si contraddistingue fra i molti che oggi, con maggiore o minore fortuna scrivono versi. Lorena Turri eccelle in ogni forma di poesia: da quella che canta i sentimenti e le esperienze personali spaziando nella vasta gamma di tutte le emozini umane a quella che si diletta nella costruzione di favolette, di scenette umoristiche, di giochi di parole. Raramente mi è capitato di leggere tautogrammi o acrostici che fossero qualcosa di più che sterili esercizi o cosucce sempliciotte, ma devo dire che Lorena Turri riesce a comporre versi bellissimi anche in queste forme, grazie al suo particolare dono di saper trasformare in poesia tutto ciò che tocca
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